Elisabetta Ponzone, Presidente Officina dell’Abitare cooperativa sociale
Chi siamo noi? Cosa ci rende le persone che siamo?
L’aspetto, la professione, l’origine?
O forse la famiglia, gli amici, il lavoro, le esperienze personali?
La pandemia e la guerra ci hanno fatto capire che l’essere umano non può vivere da solo. Può affrontare sfide inaudite, combattere contro nemici e paure, ma da solo non potrà mai creare qualcosa di più grande di se stesso che è il mondo nel quale vive.
Libertà, democrazia e diritti non possono nascere da una sola persona. La pace, la felicità e il lavoro, prima di diventare diritti, sono i nostri bisogni insopprimibili. E per farli germogliare ci vogliono radici profonde. Ci vuole la famiglia, anche allargata, formale o informale, ci vogliono gli amici, i colleghi, le reti sociali, il territorio. Antenne capaci di tenere insieme e monitorare per intervenire nel bisogno. Ci vuole comunità. Ci vuole cooperazione.
La missione della nostra cooperativa sociale è proprio questa: essere quel sostegno necessario tra persona e lavoro che nella vigna serve per far crescere le piante e da noi serve per migliorare la società. Senza pregiudizi. Senza distinzioni di genere o identità.
Le nostre attività creano servizi e prodotti che producono un cambiamento nelle persone e nell’ambiente di riferimento. Se quello che realizziamo crea un impatto sociale che va ben oltre l’inserimento lavorativo, generiamo una moltiplicazione misurabile di valori e felicità che, a loro volta, generano nuove regole. Fanno una società. Migliore. Più attenta. Più accogliente. E dove diversità e differenze diventano valore.